danza | Danza Classica Milano https://danzaclassicamilano.it La Danza Classica a Milano Sun, 15 Mar 2020 15:35:20 +0000 it-IT hourly 1 https://danzaclassicamilano.it/wp-content/uploads/sites/12/2020/01/cropped-Ballet-rad-school-danza-classica-32x32.jpg danza | Danza Classica Milano https://danzaclassicamilano.it 32 32 Le scarpe da punta https://danzaclassicamilano.it/2020/03/15/le-scarpe-da-punta/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=le-scarpe-da-punta Sun, 15 Mar 2020 15:35:19 +0000 http://danzaclassicamilano.it/?p=111 Ogni bambina quando inizia un corso di danza classica sogna di poter indossare le scarpe da punta. Tutto ciò è più che normale: siamo abituati a vedere le ballerine rappresentate sempre con tutù e...

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Ogni bambina quando inizia un corso di danza classica sogna di poter indossare le scarpe da punta. Tutto ciò è più che normale: siamo abituati a vedere le ballerine rappresentate sempre con tutù e scarpette e questo fa si che ogni bambina aspiri a diventare così. Spesso e volentieri anche i genitori (soprattutto le mamme) non vedono l’ora di questo momento, come se fosse un traguardo. Fate molta attenzione: le scarpe da punta se messe troppo presto possono causare gravi e irreparabili danni ai piedi delle ballerine. Ogni cosa ha il suo tempo. Si consiglia perciò di aspettare almeno i 10/11 anni di età, a patto che il fisico sia ben formato e che si sia acquisita una buona padronanza del lavoro della mezza punta e dell’en dehors. Se si inizia prima i nuclei di accrescimento delle ossa non ancora stabili, rendono il piede troppo suscettibile a danni e deformazioni. Diffidate perciò da tutte le scuole che anticipano questo momento, sicuramente non stanno pensando alla salute dei vostri figli, ma al loro profitto.

Quali sono le condizioni per poter iniziare il lavoro in punta?

Come dicevo prima per poter indossare le scarpe da punta bisogna innanzitutto aver preparato il fisico e la muscolatura. La caviglia deve essere forte e stabile, sostenuta da un buon lavoro muscolare. La stessa cosa vale per la postura e per l’equilibrio. Per ultimo ma non meno importante dobbiamo aver raggiunto una buona padronanza del lavoro di mezza punta, unito al concetto teorico e pratico del lavoro dell’en dehors. Queste sono le regole base da seguire ma sappiate che non tutti possono salire sulle punte. Vivamente sconsigliato l’uso di quest’ultime se si hanno i piedi che per loro anatomia non si arcueranno mai. Non serve a nulla il continuo lavoro, il collo del piede potrà anche migliorare ma la forma del piede rimarrà tale. Inutile dire che le punte sono sconsigliate a tutte le bambine che non sono tecnicamente pronte ad affrontare questo lavoro. Questa precisazione molto spesso viene dimenticata dagli insegnanti, chissà perché. A questo proposito mi riferisco ai genitori: non arrabbiatevi se il maestro pospone intelligentemente l’inizio del lavoro in punta, sicuramente avrà le sue giuste motivazioni. Cercate quindi di comprendere questa decisione e di non portare vostra figlia in un’altra scuola. Non vi cambia assolutamente niente aspettare qualche mese o anno in più, o meglio, state salvaguardando la salute dei vostri piccoli! Mi raccomando: non fate indossare alle vostre bimbe le scarpe da punta a casa, rischiate che si facciano solo male.

Come si scelgono le scarpe da punta?

E’ pieno di marche e modelli di scarpette che la scelta può confonderci le idee. Ogni ballerino ha una forma di piedi diversa dagli altri.

La maggior parte delle scarpette hanno forme e stili pensati per danzatori diversi, ma è comunque estremamente importante trovare una scarpetta che si adatti al proprio piede. Le prime volte questo potrebbe rivelarsi difficile perché non sarai sicura della sensazione che dovresti avere calzandole. Provandone diverse ti renderai conto di quali senti più adatte. Un modo per trovare la scarpetta migliore per te è rivolgerti ad un negozio con un vasto assortimento di marche e modelli, per trovare quella che ti calza meglio. Alcuni insegnanti di danza prediligono che le allieve indossino scarpette di un’unica marca. È molto meglio che ognuna vada a cercare le proprie punte. La durezza della suola è importante. Sostengo che per le prime lezioni la soletta debba essere morbida e debba permettere ai muscoli delle allieve di apprendere come lavorare in modo corretto. Quando si inizia il lavoro di punte, si dedicano solo alcuni minuti alla fine della lezione, e non c’è bisogno di unas carpetta rigidissima come quelle usate in una classe di balletto professionale.

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Propedeutica https://danzaclassicamilano.it/2020/03/12/propedeutica/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=propedeutica Thu, 12 Mar 2020 15:45:11 +0000 http://danzaclassicamilano.it/?p=105 La propedeutica è destinata ai bambini dai 6 anni in su e a differenza del giocodanza, presuppone già una certa capacità di attenzione, imitazione, ascolto e concentrazione.Gli esercizi proposti sono mirati a preparare l’allievo...

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La propedeutica è destinata ai bambini dai 6 anni in su e a differenza del giocodanza, presuppone già una certa capacità di attenzione, imitazione, ascolto e concentrazione.
Gli esercizi proposti sono mirati a preparare l’allievo alla vera e propria lezione di danza classica. Sono movimenti studiati, diversi da quelli del giocodanza, in cui la concentrazione è rivolta soprattutto al coinvolgimento emotivo dell’allievo.

Gli obiettivi sono i seguenti: educazione al movimento, acquisizione della postura, sviluppo della muscolatura. Le lezioni devono essere strutturate in modo da dedicare tempo al lavoro corporeo generale, che deve comprendere riscaldamento, allungamenti, presa di coscienza del movimento, esplorazione dello spazio e ricerca dell’equilibrio, lavoro in extra rotazione delle gambe (definito “en dehors”), senso del giro, espressività delle braccia, atteggiamento del corpo ed infine una parte di lezione più decisamente danzata, in cui il bambino possa esprimersi esplorando con piacere quanto appreso.

La danza classica richiede e di conseguenza insegna la disciplina e la coscienza precisa del corpo. Aiuta a sviluppare le capacità di concentrazione, memorizzazione, ritmo, l’adeguarsi alle regole proprio perché le regole sono state capite e non imposte. Il bimbo esplora il proprio corpo diventandone consapevole, apprende a relazionarsi con l’adulto (insegnante) e i compagni in maniera organizzata ed efficiente. Tutto questo gli conferisce maggiori competenze utilizzabili in qualsiasi altra attività fisica.

Perché un corso di danza classica per bambini?

Una cosa molto importante che deve fare il genitore è quella di porre molta attenzione alla scelta della scuola di danza e soprattutto dell’insegnante. Quasi sempre l’insegnante antepone la tecnica all’allievo, creando disagi per il piccolo e in molti casi anche agli adulti!
Questo perché anche a scuola ci insegnano a non sbagliare, cercando sempre di ottenere ottimi risultati.
Tutto questo non favorisce il gusto per l’apprendimento.
Cosa significa apprendere?
Significa poter sperimentare, sbagliare, capire l’errore e riprovare, facendolo con gusto.
Il bambino è di natura curiosa e questo lo porta a fare esperienza attraverso lo strumento principale: il corpo. Se gli viene insegnato a temere di sbagliare il piccolo tenderà a bloccare la propria creatività per paura di non aderire alle esigenze richieste, e si sentirà incapace agli occhi dell’insegnante e dei compagni.
Sta agli insegnanti porre che l’allievo al primo e non la materia d’insegnamento!

E’ importante sottolineare con le famiglie l’importanza del percorso individuale di ogni allievo, anche grazie al fallimento dei suoi tentativi. Attraverso gli errori il bambino ha modo di imparare più velocemente e di fare molta esperienza.

A che età passare alla vera e propria lezione di danza classica?

Il consiglio generale è di aspettare gli 11 anni, quando il controllo del corpo è completo e l’apparato scheletrico sufficientemente sviluppato.
Solo intorno a quell’età, infatti, la muscolatura e l’ossatura del bambino sono sufficientemente strutturati e flessibili per rispettare completamente le esigenze fisiche e gli esercizi legati alla danza.

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Gioco Danza https://danzaclassicamilano.it/2020/03/10/gioco-danza/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=gioco-danza Tue, 10 Mar 2020 14:42:42 +0000 http://danzaclassicamilano.it/?p=89 IL METODOPer i bambini dai 3 ai 6 anni si parla di GIOCODANZA® – LA NUOVA PROPEDEUTICA – un percorso di crescita sano attraverso creatività, immaginazione e tanta fantasia! Nasce dalla ricerca e dalle...

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IL METODO
Per i bambini dai 3 ai 6 anni si parla di GIOCODANZA® – LA NUOVA PROPEDEUTICA – un percorso di crescita sano attraverso creatività, immaginazione e tanta fantasia!
Nasce dalla ricerca e dalle esperienze di Marinella Santini che ha scelto di proseguire il suo percorso legato alla danza classica dedicandosi ai bambini, creando un metodo per avvicinare i bambini alla danza che ha chiamato Giocodanza®, che è oggi un marchio depositato, a garanzia di qualità degli operatori che lo usano.

Attraverso il gioco il bambino migliora la propria autostima e diviene in grado di gestire questa sua libertà. Il Gioco Danza prevede l’elaborazione di elementi importanti e basilari. Questi elementi vengono inseriti nella lezione sotto forma di gioco, precisando che con questo termine si fa riferimento al gioco educativo.
Vi sono a questo proposito alcune regole da rispettare, come la percezione corporea, lo spazio, il tempo e la cooperazione con il gruppo. Il gioco rimane l’elemento portante. I giochi tecnologici li immergono in un mondo virtuale nel quale poco spazio è riservato alla creatività.

La riscoperta del valore del gioco aiuta i bambini a costruire la propria personalità ed è preziosa per un sano percorso di crescita. L’obiettivo del Giocodanza® è dunque quello di motivare i piccoli allievi: va stimolata e risvegliata la loro creatività.
Grazie all’introduzione di esercizi-gioco, il bambino ha un approccio spontaneo con la Danza, egli esplora, conosce, per arrivare poi ad esplicare le sue capacità. Il gioco costituisce un’occasione per fare esperienze, un mezzo per esprimersi e comunicare.
Il divertimento ed il gioco divengono gli elementi fondamentali della lezione, utilizzando anche oggetti che forniscono ulteriori input creativi.
I tempi di apprendimento sono assolutamente soggettivi: sarebbe inutile forzare l’apprendimento senza rispettare la naturale maturazione della persona.

COME SI SVOLGE UNA LEZIONE

L’insegnante struttura gradatamente gli spazi, definisce una sequenza di attività ed una logica temporale.

Il bambino che partecipa si sente rassicurato nel ritrovare spazi, luoghi, tempi e materiali a lui noti, da dove ripartire nel percorso di gioco ed apprendimento, evolvendo anche da un punto di vista cognitivo.

Attraverso lo spazio, l’insegnante si accoglie e risponde alle richieste profonde del bambino, favorendone i processi creativi e la formazione del pensiero operativo.

Tenendo conto che le attività sono diverse per ogni incontro, si possono comunque distinguere rituali, regole e tempi definiti:

– un momento iniziale in cui i bambini sono raccolti in cerchio, viene loro presentato il materiale a disposizione e vengono ricordate le regole (legate soprattutto al rispetto degli altri, di se stessi e del luogo);

– la lezione vera e propria, con danze-gioco finalizzate a costruire maggiore conoscenza del corpo e delle sue possibilità motorie ed espressive, alla conoscenza dello Spazio, del Tempo, della Forma, ecc.

– i concetti primari della Danza vengono introdotti sotto forma di gioco, utilizzando anche attrezzi – giocattolo e oggetti di uso quotidiano;

– un momento finale di dialogo su quanto avvenuto durante il gioco, di rappresentazione grafica e manipolativa, al fine di tradurre la propria emotività in linguaggi diversi e più accessibili.

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Il Pilates nella danza https://danzaclassicamilano.it/2020/02/05/il-pilates-nella-danza/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=il-pilates-nella-danza Wed, 05 Feb 2020 17:16:18 +0000 http://danzaclassicamilano.it/?p=83 Per chi pratica danza il Pilates offre numerosi vantaggi. Quest’ultimo ci consente di lavorare il nostro corpo in maniera completa, coinvolgendo quasi tutte le catene muscolari anteriori, posteriori e crociate. Il metodo Pilates trova una...

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Per chi pratica danza il Pilates offre numerosi vantaggi. Quest’ultimo ci consente di lavorare il nostro corpo in maniera completa, coinvolgendo quasi tutte le catene muscolari anteriori, posteriori e crociate.

Il metodo Pilates trova una specifica e ampia applicazione nella danza, tanto che spesso è definito “la ginnastica posturale dei ballerini”.

Lo scopo è quello di rendere le persone consapevoli del proprio corpo e dei movimenti.
La mente di chi esegue gli esercizi del metodo Pilates è concentrata sul corpo, su ciò che sta accadendo: in questo modo è possibile comprendere esattamente ciò che la mente ordina al corpo e imparare a percepire come il corpo stesso si sta muovendo.

Elemento fondamentale è sicuramente la respirazione, che deve essere correttamente coordinata con i movimenti che si compiono.

Anche la concentrazione è importante affinché si possano eseguire correttamente gli esercizi proposti. Occorre quindi prestare la giusta attenzione a ogni movimento, in quanto nessuna parte del corpo deve essere trascurata. In questo modo diventiamo consapevoli della nostra postura, mantenendola per l’intera durata dell’esercizio.

Ogni movimento deve essere eseguito in modo morbido e fluido, nulla deve risultare troppo rapido o troppo lento.
Nel movimento ci deve essere armonia e fluidità, affiancata al controllo del movimento stesso. La fluidità dell’esecuzione deriva dalla forza del centro del nostro corpo.

La persona che pratica questi esercizi (come chi pratica qualsiasi esercizio di danza) non è spettatrice di sé stessa ma partecipa attivamente con il corpo e con la mente a ciò che compie.

Per i ballerini è importante concentrarsi sui seguenti principi tecnici: il controllo della posizione dei piedi, il controllo del bacino, il raddrizzamento vertebrale, la posizione della gabbia toracica, la posizione cingolo scapolare e la posizione del collo. Il più grande risultato che si ottiene con il Pilates è il riallineamento della struttura ossea che consente ai muscoli di lavorare con la giusta intensità, evitando quindi il rischio di traumi.

I principi generali del balletto classico includono concetti di allineamento posturale, extrarotazione degli arti inferiori, distribuzione e trasferimento del peso sulla gamba portante, allungamento degli arti e della testa nelle cinque direzioni, contro-bilanciamento, stabilità, talento artistico, musicalità, espressività del volto e delle singole parti del corpo… tutti requisiti che durante il corso di una lezione sono sempre relazionati l’uno con l’altro.

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Come scegliere la scuola https://danzaclassicamilano.it/2020/02/04/come-scegliere-la-scuola/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=come-scegliere-la-scuola Tue, 04 Feb 2020 20:10:14 +0000 http://danzaclassicamilano.it/?p=53 Punto fondamentale. Innanzitutto dobbiamo domandarci per chi stiamo cercando un corso di danza. Per una bimba/o? Se si, dobbiamo capire se è veramente interessata/o e se, di conseguenza, gli dà felicità. Bisogna anche considerare...

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Punto fondamentale.
Innanzitutto dobbiamo domandarci per chi stiamo cercando un corso di danza.
Per una bimba/o?
Se si, dobbiamo capire se è veramente interessata/o e se, di conseguenza, gli dà felicità. Bisogna anche considerare il fattore scuola: riuscirà a conciliare l’attività con i compiti? E’ assolutamente inutile obbligarlo a studiare danza, potrà resistere 1 anno al massimo dopodiché abbandonerebbe.

Se ci stiamo riferendo invece a corsi per adulti è importante trovare un corso dove l’età sia omogenea, non avrebbe senso frequentare un corso con ragazzi di 15/16 anni se io stessa ne ho 45.

Altra domanda da porci è il tipo di percorso che vogliamo intraprendere, una scuola professionale o privata?
Queste piccole domande faranno la differenza. E’ bene sapere che le scuole professionali hanno corsi strutturati in 8 anni, dagli 11 ai 18 anni.
Di scuole professionali ce ne sono poche ma sono tutte molto valide: per accedervi bisogna sostenere un’audizione. Ne è un’esempio l’Accademia del Teatro alla Scala di Milano, la Scuola di danza del Teatro dell’Opera di Roma, la Scuola di danza del Teatro San Carlo di Napoli.
Quando si è piccoli (8-11 anni) la selezione è soprattutto fisica: proporzioni, aperture, schiena, salto, forma delle gambe, conformazione dei piedi e musicalità.
Più si cresce e più le selezioni diventano difficili.

Le scuole private invece iniziano molto prima: si parte solitamente dai 3/4 anni con corsi di gioco danza.

Una buona scuola di ballo dovrà avere specifici requisiti: insegnanti di qualità, corsi per ogni livello, stanze pulite e con tanta luce, spogliatoi e servizi igienici. Naturalmente, ad avere l’importanza maggiore è la sala dove si danza. In questo luogo, gli allievi dovranno trascorrere la maggioranza del tempo per dedicarsi all’esercitazione. La sala da ballo dovrà essere attrezzata e possedere determinate caratteristiche indispensabili (spaziosità, ariosità e luminosità elevata con sbarre a duplice altezza per la danza classica). Alle pareti dovranno esserci degli enormi specchi. L’ambiente circostante dovrà presentare un dispositivo audio-fonico.
Trattandosi di un indirizzo specifico, la palestra non disporrà sicuramente di un pavimento adeguato. La pavimentazione di una buona scuola di danza è invece più adeguata, in quanto attenua bene i colpi e non provoca danni all’apparato scheletrico degli allievi di ballo. Prendete in considerazione il fatto che all’interno di una palestra non sempre c’è un istruttore esperto, poiché spesso è abbastanza giovane.

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